VENERDÌ 30 GIUGNO
In occasione del compleanno di Farm Cultural Park,
delegazione di RENA a Favara
// per unirsi scrivere a segreteria@progetto-rena.it //
SABATO 1 LUGLIO
SAL, via Indaco 23
Catania
PARTE I. COSA FA RENA, STRATEGIE E ROTTE DI VIAGGIO
(in 2 passaggi)
10.00 – 10.30
Saluti istituzionali e scopo delle giornate
Rena, istituzioni e rappresentanze locali
10.30 – 11.30
Rena aggiorna
La strategia di Rena 2017-2019
I nuovi progetti di Rena: SAME, Call to Europe, EmPAtia, Italia TerRENA, Al lavoro!, Trust in Progress
PARTE II. ESERCIZI COLLETTIVI PER NAVIGARE I TEMPI
(in 3 passaggi)
Ogni sessione di lavoro prevede un momento di ispirazione in cui un arenauta introduce e racconta la visione RENA su quel tema; un momento di confronto e discussione tra i
i partecipanti (soci e non) durante il quale discuteremo, per piccoli gruppi, per individuare le “domande” chiave sul tema e un momento di feedback da parte di due o tre speaker esterni.
Suddivisi in piccoli gruppi, composti da soci e invitati esterni, ci confronteremo con l’obiettivo di far emergere le questioni chiave sul tema oggetto di ciascuna sessione. Su queste domande chiederemo ai “relatori” che abbiamo individuato di darci il loro punto di vista
Questo approccio, costruito sull’elaborazione di domande “collettive”, ci permetterà di confrontarci immediatamente, di contaminare posizioni e punti di vista anche con gli esperti esterni all’associazione e di alimentare un dibattito che sia al contempo critico ma non autoreferenziale
11.30 – 13.00
Del lavoro del futuro
Occorre pensare a come cambia il lavoro, e capire come restituirgli valore economico, sociale, culturale. Per farlo, l’intera dotazione di politiche che hanno caratterizzato il nostro fisco, il nostro sistema di istruzione e formazione, il nostro welfare state va rifondata. RENA sta lavorando in questa direzione
Introducono:
Francesco Luccisano e Andrea Di Benedetto, RENA
Rispondono:
Antonio Perdichizzi, Tree srl
Peppe Sirchia, Meedori
Andrea Giarrizzo, Startup Super School
13.00 – 14.30
Pranzo al SAL
(15 euro a persona)
14.30 – 16.00
Capitali culturali, cultura capitale
In che modo si possono innescare processi irreversibili di nuovo sviluppo territoriale attraverso l’investimento di capitale culturale? Come le energie messe in circolo da Palermo capitale italiana della Cultura 2018, e dalle candidature di altre città siciliane a capitale della Cultura 2020, stanno consolidando o promuovendo percorsi di protagonismo civico in Sicilia? In che modo RENA può contribuire a queste sfide?
Introduce:
Linda Di Pietro, RENA
Rispondono:
Ciccio Mannino, Officine Culturali
Michele Trimarchi, Tools For Culture
16.00 – 17.30
La periferia non esiste
L’enfasi sulle periferie, che è andata crescendo negli ultimi anni, tende a descrivere questi territori per contrapposizione “al centro” – assecondando e alimentando un immaginario di degrado, di assenza e “bisogno”. RENA intende porsi l’obiettivo di contribuire al superamento dell’antitesi tra centro e periferia, tra città e altre aree marginali. Partendo appunto da una provocazione: la periferia non esiste, il centro è ovunque c’è capitale umano
Introduce:
Roberta Franceschinelli, RENA
Risponde:
Cristina Alga, Clac
Turi Benintende
Barbara Lina, Università di Palermo
Parteciperanno:
Libera – Summer School, Impact Hub Siracusa, PUSH. , Periferica, Manpower, Sguardi Urbani
(lista in aggiornamento)
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DOMENICA 2 LUGLIO
Monastero dei Benedettini di San Nicola l’Arena
piazza Dante Alighieri, 32
Catania
Sessione di lavori interni all’associazione
(in 4 passaggi)
10.00 – 11.30
Strategia e gruppi di lavoro RENA
aggiornamento e revisione
11.30 – 12.00
Presentazione dell’Algoritmo Culturale di RENA
12.00 -13.00
Lavori su Festival 2017-2018
13.00 -13.30
Approvazione Bilancio
13.30 – 20.00
tempo libero
20.00 -21.45
Un fiabesco percorso teatrale sta per riprendere vita al Monastero dei Benedettini, ancora una volta protagonista di un esperimento artistico frutto della collaborazione tra artisti, studiosi, creativi e imprenditori. Officine Culturali, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, con Pamela Toscano, Evelyn Famà e Carlo Ferreri in occasione di Porte Aperte all’Università 2017 e per celebrare il 40° anno dalla donazione del Monastero all’Ateneo Catanese vuole raccontare una vecchia storia a chi avrà voglia di ascoltarla
Dall’intuizione di Seby Costanzo, imprenditore e creativo catanese, viene acquisito nel 2007 il complesso immobiliare di Via Indaco – Via Raffineria, destinato all’inizio del XX secolo alla lavorazione di arance, legnami, articoli sanitari, tipografia. Attraverso interventi di lifting volti al recupero funzionale della struttura e all’applicazione di tecniche di risparmio energetico, nasce il SAL, un borgo creativo, un centro multifunzionale trasversale con un’atmosfera industriale ma l’animo mediterraneo.
A non più di 10 minuti a piedi dal Duomo di Catania si trova il Monastero di San Nicolò l’Arena, gioiello del tardo barocco siciliano e complesso benedettino tra i più grandi d’Europa. L’edificio monastico, che nasce nel ‘500 e si sviluppa fino ai giorni nostri, è un esempio di integrazione architettonica tra le epoche: contraddistinto da molteplici trasformazioni oggi è patrimonio mondiale dell’Unesco. Sede del DiSUM (dipartimento di Scienze Umanistiche) dell’Università degli Studi di Catania, custodisce al suo interno una domus romana, i chiostri e uno splendido giardino pensile.