Chi é e di cosa si occupa?
Paolo Colombo é professore ordinario di “Storia delle istituzioni politiche” presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche “Storia contemporanea”.
Da anni sperimenta modalità narrative di trasmissione del sapere storico. “Storia e narrazione” è non a caso un progetto di cui si occupa e che ha fondato con Chiara Continisio. A tempo perso (ma non troppo), scrive romanzi per ragazzi.
Che cosa l’ha appassionata del progetto Pionieri?
Il fatto che cerchi di individuare risorse giovani e innovative di trasformazione della società in cui vivo.
Che cosa significa per lei esseri Pionieri oggi?
Sperimentare. Non fermarsi dove gli schemi consolidati ci suggerirebbero di adagiarci.
Quali pensa siano i limiti che incontrano oggi i Pionieri nel nostro paese e come è possibile superarli?
Penso che uno del limiti principali coincida esattamente con l’ambito del quale ci è stato chiesto di occuparci il 3 maggio: un ‘soggetto pubblico’ vischioso, resistente, opaco, sordo e miope. O, almeno, così percepito da chi prova a darsi da fare.
I progetti si nutrono di interlocutori interessati, se non addirittura affidabili: e interlocutori di questo tipo, oggi, sembrano quasi scomparsi.
Di quale progetto ha narrato la storia?
Diritto di Sapere
Che cosa l’ha colpita di più del progetto e come esso contribuisce allo sviluppo delle comunità locali/qualità della democrazia/formazione e talento?
Mi ha colpito l’impegno a rendere più accessibile il mondo dell’amministrazione, della politica e – in generale – dei soggetti istituzionali. Ancor più che il fattore per così dire ‘tecnico’ (la possibilità – quando non il diritto – di avere informazioni sulle logiche operative di quei soggetti) mi ha colpito la potenzialità innovativa in termini di costruzione dei comportamenti collettivi, della mentalità diffusa, dell’opinione pubblica. Se percepiamo le istituzioni come un luogo aperto e trasparente, possiamo cominciare a pensare che le istituzioni (soprattutto quelle politiche) sono casa nostra, sono il luogo dove abitiamo tutti i giorni e – conseguentemente – ci possiamo sentire impegnati a cambiare il nostro atteggiamento disfattista verso tutto ciò che è pubblico.
Paolo Colombo sarà sul palco a recitare il suo racconto durante “La notte dei Pionieri” , la cerimonia di premiazione del concorso “A caccia di Pionieri”, venerdi’ 3 maggio presso la Triennale di Milano.