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La newsletter di ottobre condensa quattro mesi importanti per RENA. Dopo aver riflettuto a lungo sul futuro, nei mesi estivi ci siamo concessi una “pausa d’azione”, per realizzare progetti di cui sentivamo l’urgenza.
Da questo esercizio è nata la prima Summer School RENA su Buon Governo e Cittadinanza Responsabile, un laboratorio su come rendere effettiva ed efficace la compartecipazione di amministratori e cittadini alla gestione del territorio. Per 7 giorni, ospitati dalla suggestiva città di Matera, ci siamo sentiti artigiani della democrazia.
La stessa sensazione che proviamo ogni volta che entriamo nelle scuole d’Italia con il progetto (In)formiamoci. Dopo le esperienze pilota di Torino e La Spezia, il 12 novembre raggiungeremo alcune scuole superiori di tutte e cinque le province del Lazio, per trasmettere agli studenti tutta la nostra passione civile e la convinzione che la prossima Italia sarà migliore di quella di oggi.
Non è un caso che la nostra quinta Assemblea Generale (AG5 – Roma, 11-13 novembre 2011) si aprirà con un dibattito pubblico dal titolo “Avanti i prossimi”. Sentiamo la responsabilità e l’urgenza di portare  messaggi diversi ai ragazzi e alle ragazze d’Italia, per fare in modo che ciascuno di loro sviluppi fiducia nel futuro, consideri il valore del bene pubblico e di appartenere ad una comunità, e scommetta, per realizzarsi nella vita, sulle passioni e sul talento che ha.
Buon governo, cittadini responsabili, future generazioni. La pausa estiva ha cementato la consapevolezza che in RENA facciamo tutto questo perché sentiamo di avere storie personali e una storia collettiva che ci danno la forza, la lucidità, e la durezza necessarie per raccontare un’Italia diversa. Un’Italia che contribuisce con le proprie capacità e integrità a mantenere ferma la rotta, nel pubblico e nel privato, e che resiste all’interno di quell’altra Italia che ogni giorno vorrebbe indurre noi e quelli più giovani di noi a credere che siamo un Paese senza più speranza, senza più futuro, senza ormai più senso.
In un momento storico come questo, sentiamo di dover aiutare coloro che verranno dopo di noi ad avere la nostra stessa solidità e consapevolezza, quando arriveranno là dove non saremo riusciti ad arrivare noi nel tentativo di cambiare il Paese, là dove nessuna generazione arriva da sola.
L’11 novembre segna per RENA lo spartiacque tra impegno presente e obiettivi futuri. In vista di questo importante momento di incontro, quello che  mi sento di dire è semplicemente questo: manteniamo la concentrazione, conserviamo la forza, costruiamo quello di veramente nuovo che nessuno ha mai osato prima. Perché i tempi si stanno facendo interessanti: e se anche non cambieremo il mondo, di certo potremo fare la differenza.

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