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p102072528 agosto-4 settembre. Matera, Lucania, Sud Italia.
Immaginate una città senza aeroporto, senza autostrada, senza ferrovia. Che ti guadagni a suon di Statali, o in un’ora di guida dalla prima pista di atterraggio. Una città in cui arrivi, posi il bagaglio – e osservi.
Proprio così. Arrivare a Matera è come essere catapultati in un libro per bambini – di quelli che giri le pagine e, pop!, viene fuori la figura di carta. Ogni pagina, una sorpresa. Ci ha accolti così, questa città il cui nome, senza una “a”, ne spiega le forme morbide e la solidità. Sessanta, settanta persone provenienti da tutta Italia si sono riunite qui per studiare la democrazia.
A Matera RENA, Rete per l’eccellenza nazionale, ha dato vita alla sua prima summer school – la Summer School di Buongoverno e di Cittadinanza responsabile. Un obiettivo chiaro: formare alla democrazia. Una scelta precisa: andare al Sud. Un anno di lavoro: riunioni dal vivo e via Skype, contatti con le istituzioni, raccolta fondi, comunicazione, logistica. Poi, pop!, la Summer School è già finita, e la notte saluti una città che sembra un Presepe.
A Matera si respira l’orgoglio della terra, che nelle sue umide grotte ha accolto. Chi le ha abitate ha respirato muffa e fatica, ma ha scaldato l’anima con una parola: vicinato. Quando i Materani parlano dei “sassi” hanno gli occhi lucidi. Qui hanno costruito la loro storia. Qui hanno cucinato insieme, discusso con la comunità, coltivato la terra e i sogni – abitanti del suolo mentre in America si costruivano grattacieli.
Con stesso spirito – quello di capire come cooperare per costruire, quello di identificare in un ambiente ostile le strade per rinascere – 30 studenti si sono ritrovati. Sette giorni di formazione, otto ore quotidiane di dibattito e riflessione, testimonianze di accademici e professionisti. E poi, un progetto pratico da sviluppare insieme: un portale per la partecipazione, esperimento di concretezza.
Il futuro, secondo RENA, si costruisce in questo modo. Facendo progetti uno ad uno. Andando avanti con determinazione, mantenendo l’equilibrio. D’altronde, se uno non scivola, a Matera, è un miracolo. Gli scalini hanno visto migliaia di persone salire, scendere, scendere e poi salire. Come scogli muschiati, i ciottoli sono la fragile storia delle genti, che sostiene – trasporta ma rende incerti. Al primo passo falso, o distratto, non hai scelta: o allarghi le braccia, o ti appoggi all’altro. La volta dopo: cammini più piano. O vai a braccetto.
Chi ha partecipato alla Summer School ha fatto così: si è interrogato sul Paese, ha identificato scenari, esplorato buone prassi, studiato soluzioni e modi per diffonderle. Un’esperienza di impegno collettivo – associazione, docenti, studenti, istituzioni locali, sponsor – fatta di idee eterogenee e competenze diverse. Ma con un obiettivo comune: trovare nuove strade per non scivolare sulla propria storia.