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Il Messaggero – Romano – dice:
Lauree e talenti senza lavoro, Italia ultima per mobilità sociale
Lo scarso premio al merito è solo l’altra faccia, o per molti aspetti anche la causa – di un fenomeno abbastanza noto empiricamente ma recentemente misurato proprio dall’Ocse: la bassa mobilità sociale che caratterizza il nostro Paese ed altre economie dell’Europa meridionale, rispetto ai Paesi nordici o, al di fuori dell’Europa, al Canada o alla Corea. Il successo professionale e il reddito dipendono in larga parte da quelli della famiglia di origine: un fenomeno che oltre ad essere frustrante per chi lo sperimenta, influenza negativamente la crescita economica.
Il Giornale – Milanese – dice:
Cervelli in fuga? Macché, i talenti scelgono Milano
Cervelli che tornano. O, se si preferisce, talenti che non scappano da, ma scelgono Milano per investire sul futuro e sulla ricerca. Lontani dal luogo comune che vede le nostre città, l’Italia come fanalino di coda nel campo delle ricerche scientifiche. Le corsie di ospedali, i laboratori, le università raccontano le storie di chi è partito e poi è tornato «perché Milano ha centri che competono con i migliori al mondo» o di chi ha scelto i nostri atenei «perché le loro borse di studio sono tra le migliori in Europa».
A chi credere? Quali sono le vostre esperienze?
Foto: eg65